La terza edizione di TEDxFermo sembra essere stata davvero memorabile, in particolare il talk di Walter Di Francesco sul libero arbitrio, magia, illusione e realtà è stata di grande ispirazione per l’idea del tema per l’evento 2024: “Bugie – Le tante facce della verità“.
Il libero arbitrio, infatti, è intimamente legato alla nostra capacità di fare scelte consapevoli, basate su ciò che percepiamo come vero o falso. Questo solleva domande profonde sulla nostra capacità di distinguere la realtà dall’illusione, sulla nostra tendenza a creare illusioni per noi stessi e sulla natura stessa della verità. Crediamo che approfondire questo tema con una visione ampia, toccando dei temi che riguardano la storia, l’evoluzione, il futuro, ma anche la natura umana e la capacità di discernere la verità dalle illusioni sia in linea con la mission di TED.
Nella prossima edizione di TEDxFermo 2024, quello che vorremmo che un ascoltatore si portasse a casa è la necessità di rafforzare il proprio pensiero critico, consapevole che si debba andare oltre le riflessioni di pancia, che sia stimolato all’approfondimento e ad un approccio orientato all’acquisizione corretta delle fonti. Questa è la sfida che rappresenta un passo fondamentale verso una società libera perché consapevole ed informata.
Promuovere in maniera propositiva l’innovazione in tutte le sue forme e lo sviluppo di senso critico nell’accezione positiva del termine sarà di sicuro utile e stimolante per la nostra comunità locale perché i singoli sentano la necessità di avere un ruolo attivo per affrontare le sfide complesse della società che viviamo con impegno.
La nostra richiesta per gli speaker che saliranno sul palco TEDxFermo 2024 sarà quella di trasmettere tutto questo seguendo il tema “Bugie – Le tante facce della verità”. Spiegato più ampiamente di seguito:
Un tema volutamente provocatorio che vuole indagare un fenomeno con cui ci troviamo a fare i conti tutti i giorni.
Quante volte, in una discussione, filtriamo e addolciamo il nostro pensiero pur sapendo di non esprimere tutto ciò che sentiamo? Quante volte, invece, diciamo a noi stessi una bugia, per chiudere gli occhi davanti a qualcosa che vorremmo evitare o magari, al contrario, come illusione che serve a spronarci a far meglio, a raggiungere il nostro obiettivo?
Gran parte della nostra esistenza si basa, se ci pensiamo, sull’eterna dicotomia tra il vero e il falso.
Da piccoli credevamo alle bugie più belle: Babbo Natale, la Befana, la cicogna, il topino dei dentini! E ne dicevamo anche tante, di bugie: le cosiddette bugie bianche, le menzogne innocenti. Crescendo, siamo cascati nel “non è vero, ma ci credo”: ogni popolazione, in tutto il mondo, vanta decine di superstizioni popolari che sono strettamente legate alla cultura di quel paese.
Ma se la bugia fosse una scoperta che ancora non può diventare invenzione?
Leonardo Da Vinci, con la sua passione per il volo, aveva già concepito una vita aerea anche per l’uomo. I suoi disegni ci raccontano la visione di qualcosa che esattamente in quel momento non poteva essere vero, i suoi prototipi infatti non potevano volare: non era un bugiardo, ma un visionario. Isaac Asimov che con i suoi testi di fantascienza ha ispirato registi e scrittori ha anticipato con quasi mezzo secolo il nostro tempo, e lui forse possiamo considerarlo un bugiardo perché nella finzione fantascientifica dei suoi libri in realtà non mentiva.
Campi come la storia e la scienza sono pieni di “bugiardi”, o che in quel momento venivano considerati tali, ad esempio Galileo venne addirittura processato per le sue “bugie” che hanno rivoluzionato gli studi sull’astronomia.
Talvolta le bugie possono essere intese come un inganno volontario, ma non serve essere dei bugiardi. Nei romanzi e nel cinema gli autori ci raccontano meravigliose bugie che ci trasportano in altri luoghi e in altri tempi regalandoci mondi inesistenti e meravigliose fughe dalla realtà.
La bugia può essere interpretata anche come un errore involontario: da decenni la psicologia, la sociologia e le Neuroscienze studiano il fenomeno dei Bias Cognitivi, che il nostro cervello applica quando non riesce o non vuole razionalizzare un certo fenomeno, e i pregiudizi, le credenze diventano delle bugie perfette per prendere delle decisioni sulla base di suggestioni che poco hanno a che fare con dei dati reali e che quindi si rivelano spesso errate.
Tutti gli ambiti del reale ci riportano al concetto di bugia: la scienza, la religione, l’informazione giornalistica, la storia, i conflitti geopolitici e chi più ne ha più ne metta.
Così, con “Bugie – Le tante della verità” speriamo di creare un dibattito nutrito e acceso nel pubblico, e negli speaker la curiosità e la volontà di interpretare il tema in una chiave profonda e personale.